TRA CORAGGIO E INNOVAZIONE - Il camminio di una donna verso il successo imprenditoriale
Casa editrice: Franco Angeli
Rate Management Talks: 4,8/5
Lorena Gamberini è un’imprenditrice italiana, ha fondato “Fili & Forme” un’azienda del modenese leader mondiale nella produzione di monofili sintetici. La sua è una storia di successo, che nasce dall’ambito lavorativo personale e piano piano cresce e si evolve fino a far diventare un importante progetto imprenditoriale. “Fili & Forme” è un brand di successo entrato recentemente a far parte della multinazionale Mapei.
Il libro ha un impianto narrativo basato sul dialogo tra Lorena Gamberini e l’amica psicologa Annamaria Agnano. Annamaria guida il racconto di Lorena attraverso domande che ripercorrono la sua audace carriera da impiegata addetta alla contabilità, a imprenditrice e leader mondiale nel suo settore.
E’ un libro che emoziona. Emoziona la passione e l’audacia con cui Lorena Gamberini conduce la sua azienda verso il successo, emoziona l’attenzione rivolta a tutti coloro che in ogni misura e forma sono coinvolti in Fili e Forme: i soci, i collaboratori più stretti, i dipendenti, i sindacati e il territorio di cui si sente parte integrante e co-responsabile del suo sviluppo.
Tre le tematiche che possiamo riconoscere nel libro: il cambiamento, la diversità di genere, la leadership, la comunicazione e ultimo ma non meno importante, la ricerca.
“Tra coraggio e innovazione” è un libro sul cambiamento, sulla necessità di cambiare per crescere, per arrivare lì dove la vision imprenditoriale ci vuole portare . La vita imprenditoriale di Lorena Gamberini è una vita di cambiamenti, aziendali e personali, le vicende aziendali poi si intrecciano con quelle personali e i cambiamenti sono percepiti prima di tutto come propri.
Molto significativo l’omaggio di Lorena alla sua squadra nel momento in cui l’azienda viene affidata alle attenzioni di Mapei: “Chi ha spostato il mio formaggio”, Il popolare racconto di Spencer Johnson, spesso utilizzato nei corsi di formazione per manager, che racconta le reazioni al cambiamento, diverse da un individuo all’altro, diverse da un’organizzazione all’altra.
Di diversità di genere non se ne parla fino a pagina 83 [Ad un certo punto della nostra conversazione mi disse, con tono amabile, che avevo gran coraggio nel cimentarmi in un settore tipicamente riservato a figure maschili e molto conservatore quale quello delle costruzioni] . La prima parte del libro racconta la storia di un’imprenditrice e della sua azienda, ma potrebbe tranquillamente essere la storia di un qualunque imprenditore uomo. Lorena stessa non accenna a questioni di genere, il focus è sullo sviluppo e la crescita dell’organizzazione. Ad un certo punto l’argomento entra in modo prepotente nel testo. E’ l’incontro con un collega, più che altro un concorrente, a stimolare le prime riflessioni, sviluppate nei capitoli successivi. E’ più che altro una presa di consapevolezza, la diversità è raccontata fin dalla sua genesi familiare, Lorena ricorda la vista del padre allo stabilimento, lo sbigottimento di un uomo d’altri tempi nel constatare il ruolo apicale assunto dalla figlia. E’ l’occasione personale dell’imprenditrice per riflettere su quanto gli aspetti culturali possano incidere sulla percezione personale della diversità di genere. L’argomento è affrontato con delicatezza, senza far ricorso a stereotipi tipici dell’attivismo femminista. Si percepisce una donna che ha preso atto delle differenze che la cultura e la società manifestano e le supera guardando oltre il singolo evento, la singola parola, ma dirigendo la propria attenzione al proprio progetto imprenditoriale. La diversità è un’opportunità non un ostacolo alla crescita.
Il tema della leadership guida tutto il racconto, non si parla mai di modelli, né teorie, né si elargiscono consigli. Il libro è un pozzo infinito di fatti, esperienze e scelte che dimostrano come può essere implementata la leadership nella realtà, nella quotidianità, nei rapporti umani con i collaboratori e con coloro che in qualche modo portano interessi al proprio progetto. Con semplicità e onestà, senza timore di giudizio, l’imprenditrice racconta gli eventi e le difficoltà che hanno guidato le proprie scelte. Difficoltà in cui ciascuno di noi, lettrici e lettori può riconoscersi.
Il tema della comunicazione è affrontato nello stile del libro, come racconto di esperienza, senza messaggi dottrinali. Ad un certo punto della carriera aziendale, in modo naturale nasce l’esigenza di comunicare in modo più efficace. L’imprenditrice si rende conto che non basta “essere” ma bisogna “saperlo comunicare” con i “giusti” strumenti (le fiere, i convegni, gli incontri) e con la necessarie esperienza (la consulenza esterna). La comunicazione non è materia da improvvisare.
La scoperta dell’importanza di comunicare nelle giuste sedi, con i giusti strumenti e con le giuste competenze sembra il punto di atterraggio del processo evolutivo di Fili & Forme così come l’altra grande tematica: ricerca.
Il libro ci porta a riflettere sulla “ricerca” come necessità evolutiva. Ovviamente parliamo di sviluppo prodotto, di ricerca tecnologica, collaborazioni con università etc… ma la ricerca tecnologica è metafora della ricerca personale, la ricerca come area di miglioramento. E allora tutto è ricerca, anche il nuovo approccio comunicativo diventa l’output di un processo di ricerca continuo.
Tornando all’impianto narrativo, importante è il ruolo di Annamaria Agnano.
Annamaria è parte attiva della narrazione, commenta, guida e mette ordine nel ricordo degli eventi che hanno portato l’imprenditrice e la sua realtà da un’idea coraggiosa a un’azienda consolidata nel suo settore tanto da entrare negli interessi di un colosso come Mapei.
Annamaria aiuta Lorena a riconsiderare la diversità di vedute, i conflitti e reinterpretarli durante il racconto, rileggerli in chiave di opportunità, riconoscerne il valore.
Il libro è piacevole, la narrazione è serrata e scorrevole alla lettura, se si è appassionati e interessati alle tematiche viene divorato in qualche serata. E’ un libro di management ma è soprattutto un racconto biografico di Lorena Gamberini.
Da leggere: assolutamente si
Recensione Management Talks a cura di: Venera Monaco
L’AUTORE
Lorena Gamberini, è fondatrice nel 1994 di Fili & Forme, azienda modenese leader mondiale nella produzione di monofili sintetici. Ne sarà amministratrice unica fino al 2018. Dopo decenni di vita e cultura aziendale all’insegna dell’innovazione e della ricerca del miglioramento continuo, è oggi viaggiatrice curiosa, lettrice appassionata e amante della scrittura quale momento di riscoperta del proprio io. Tra coraggio e innovazione è la sua prima pubblicazione.