PAROLE, PAROLE, PAROLE – Piccole storie di comunicazione
Casa editrice: Franco Angeli
Rate Management Talks: 4,6/5
Enrico Cogno è un nome e una garanzia nel panorama della comunicazione Italiano e la qualità del testo è indiscutibile e supera le aspettative.
Un piccolo libro, come lascia presagire il titolo “piccole storie di comunicazione”,ma che di piccolo ha veramente poco, forse solo la dimensione. Poche pagine da leggere di fila, intense e dense di contenuti, che colpiscono il bersaglio.
Del libro personalmente mi ha attirato prima di tutto il titolo “Parole, Parole, Parole”, che lascia già presagire l’importanza delle parole, parole di qualità, parole corrette, dette al momento giusto, scritte correttamente e, come precisa Cogno, con la giusta punteggiatura.
Enrico Cogno non parla della comunicazione come una necessità di marketing (o comunque non solo), ma come una necessità di dare forma coerente, corretta, autentica a pensieri, idee, che altrimenti uscirebbero sconnessi e distorti. Finalmente non si parla di comunicazione per modificare, cambiare, alterare la realtà ma per trasmettere autenticità.
La ricerca spasmodica del linguaggio adatto, della storia adatta, del “wording” corretto è necessaria e funzionale ad ottenere il risultato comunicativo desiderato.
E’ un libro “avanzato”, una lettura matura può far cogliere molti aspetti che probabilmente un neofita di questo tipo di argomenti non coglierebbe. Non che il testo sia destinato solo a persone in là con gli anni (o meglio con l’esperienza), può essere letto veramente da chiunque, ma se si è molto giovani, il consiglio è di rileggerlo anche tra qualche anno, quando con l’esperienza lavorativa e soprattutto di vita personale e professionale si potranno cogliere aspetti che probabilmente non si raccoglierebbero subito.
C’è dentro l’esperienza di un grande formatore, sociologo, scrittore, che di storie da raccontare ne ha davvero tante.
Un aspetto che colpisce è la varietà di argomenti che Cogno riesce a trattare in meno di 150 pagine, nessuno sembra essere trattato in modo superficiale, tutti gli argomenti sono supportati da una storia.Una storia vera? Non si sa e non serve saperlo, sicuramente una storia che ricorderemo, che ci aiuta ad imprimere nella nostra mente il messaggio di Cogno. “Dimmi un fatto e apprenderò, dimmi una verità e crederò, raccontami una storia e vivrà nel mio cuore”. Trasmettere contenuti sotto forma di racconti tocca il cuore oltre che la mente, ce lo dice lo stesso Cogno. Ci parla di storie per dirci come queste siano importanti per dare autenticità al messaggio.
Il libro è poi un racconto di una parte di vita dello stesso autore. Uomo dai mille interessi, Cogno ha saputo coniugare lavoro, vita privata, hobbies in un mix e armonia invidiabili. Senza dirlo Cogno ci invita a coltivare interessi di natura diversa da quelli meramente remunerativi, trovare tra essi punti di incontro e di supporto reciproci.
Che impatto ha avuto l’amore per la musica nella sua esperienza di formatore, copywriter, giornalista, scrittore? La musica è veicolo di comunicazione autentica, come le storie dei testi delle canzoni. Così ogni capitolo è introdotto dal titolo di una canzone proprio per ricordarci le storie raccontate attraverso il canto.
Cogno è sicuramente un uomo moderno, la sua esperienza è molto attuale in questi tempi in cui per forza di cose dobbiamo mettere tutto insieme, lavoro, famiglia, affetti, interessi personali, e in questo marasma di interfaccie, interferenze, sentimenti e passioni, comunicare in modo autentico diventa il collante per vivere rapporti autentici.
Rating Mangement Talks: 4,6 su 5
Recensione Management Talks a cura di: Venera Monaco
Enrico Cogno è un nome e una garanzia nel panorama della comunicazione Italiano e la qualità del testo è indiscutibile e supera le aspettative.
Un piccolo libro, come lascia presagire il titolo “piccole storie di comunicazione”,ma che di piccolo ha veramente poco, forse solo la dimensione. Poche pagine da leggere di fila, intense e dense di contenuti, che colpiscono il bersaglio.
Del libro personalmente mi ha attirato prima di tutto il titolo “Parole, Parole, Parole”, che lascia già presagire l’importanza delle parole, parole di qualità, parole corrette, dette al momento giusto, scritte correttamente e, come precisa Cogno, con la giusta punteggiatura.
Enrico Cogno non parla della comunicazione come una necessità di marketing (o comunque non solo), ma come una necessità di dare forma coerente, corretta, autentica a pensieri, idee, che altrimenti uscirebbero sconnessi e distorti. Finalmente non si parla di comunicazione per modificare, cambiare, alterare la realtà ma per trasmettere autenticità.
La ricerca spasmodica del linguaggio adatto, della storia adatta, del “wording” corretto è necessaria e funzionale ad ottenere il risultato comunicativo desiderato.
E’ un libro “avanzato”, una lettura matura può far cogliere molti aspetti che probabilmente un neofita di questo tipo di argomenti non coglierebbe. Non che il testo sia destinato solo a persone in là con gli anni (o meglio con l’esperienza), può essere letto veramente da chiunque, ma se si è molto giovani, il consiglio è di rileggerlo anche tra qualche anno, quando con l’esperienza lavorativa e soprattutto di vita personale e professionale si potranno cogliere aspetti che probabilmente non si raccoglierebbero subito.
C’è dentro l’esperienza di un grande formatore, sociologo, scrittore, che di storie da raccontare ne ha davvero tante.
Un aspetto che colpisce è la varietà di argomenti che Cogno riesce a trattare in meno di 150 pagine, nessuno sembra essere trattato in modo superficiale, tutti gli argomenti sono supportati da una storia.Una storia vera? Non si sa e non serve saperlo, sicuramente una storia che ricorderemo, che ci aiuta ad imprimere nella nostra mente il messaggio di Cogno. “Dimmi un fatto e apprenderò, dimmi una verità e crederò, raccontami una storia e vivrà nel mio cuore”. Trasmettere contenuti sotto forma di racconti tocca il cuore oltre che la mente, ce lo dice lo stesso Cogno. Ci parla di storie per dirci come queste siano importanti per dare autenticità al messaggio.
Il libro è poi un racconto di una parte di vita dello stesso autore. Uomo dai mille interessi, Cogno ha saputo coniugare lavoro, vita privata, hobbies in un mix e armonia invidiabili. Senza dirlo Cogno ci invita a coltivare interessi di natura diversa da quelli meramente remunerativi, trovare tra essi punti di incontro e di supporto reciproci.
Che impatto ha avuto l’amore per la musica nella sua esperienza di formatore, copywriter, giornalista, scrittore? La musica è veicolo di comunicazione autentica, come le storie dei testi delle canzoni. Così ogni capitolo è introdotto dal titolo di una canzone proprio per ricordarci le storie raccontate attraverso il canto.
Cogno è sicuramente un uomo moderno, la sua esperienza è molto attuale in questi tempi in cui per forza di cose dobbiamo mettere tutto insieme, lavoro, famiglia, affetti, interessi personali, e in questo marasma di interfaccie, interferenze, sentimenti e passioni, comunicare in modo autentico diventa il collante per vivere rapporti autentici.
Rating Mangement Talks: 4,6 su 5
Recensione Management Talks a cura di: Venera Monaco