Esame PMP®: chi può accedere all’esame, suggerimenti sull’iter di certificazione e sui progetti da presentare
Il Project Management Institute PMI® è la principale associazione professionale mondiale in tema di project management che coinvolge e tiene in contatto milioni di professionisti di progetto che, utilizzando le competenze di PM, agiscono come driver di cambiamento per cercare risultati migliori per le aziende, i project manager e la società nel suo complesso.
Nata nel 1969, l’associazione si configura come un’organizzazione senza scopo di lucro che lavora ed è presente in quasi tutti i paesi del mondo offrendo standard, certificazioni, corsi online, strumenti, pubblicazioni e occasioni per accrescere la community a livello globale di chi pratica il project management.
Seguo gli aggiornamenti del PMI® dal 1996 quando ho iniziato a occuparmi di project management. Negli anni questa certificazione si è diffusa e si è fatta molto apprezzare dal mercato tanto che alcuni qualificati studi internazionali attribuiscono alla PMP® il ruolo di prima certificazione più ambita (per chi non la possiede) e premiante (per chi la possiede) in ambito gestionale.
La certificazione fu lanciata il 6 ottobre 1984 quando moltissime aziende ancora non percepivano neanche la necessità di “inquadrare” questo ruolo e ad oggi si contano oltre 1.200.000 certificati a livello mondiale. Il PMI non pubblica (almeno fino ad ora) i dati per l’Italia ma si stima che il nostro Paese assorba circa il 10% di questo numero.
Il numero dei certificati PMP® non è elevatissimo, esistono altre certificazioni sul tema del project management che hanno numeri più alti; quindi, come mai è così ambita ma non ha numeri esplosivi?
Innanzitutto, alcuni pensano che le difficoltà per sostenere questo difficile esame si concentrino nel seguire un corso e studiare. In parte questo è vero, in realtà occorre avere un piano in cui inserire la preparazione, si deve seguire un iter di certificazione ben strutturato e si devono utilizzare in modo approfondito le varie risorse di studio (es. libri e simulatore).
In questo articolo verranno presentate le informazioni importanti che ogni candidato deve conoscere per poter accedere all’esame e gestire correttamente ed efficacemente l’iter amministrativo di certificazione.
Requisiti per accedere all’esame PMP®
Il crescente interesse su questa certificazione porta molti candidati, non in linea al profilo del PMI®, a “provare a prendere” questa credenziale questo titolo. In realtà, il PMI® richiede che il candidato soddisfi un importante requisito d’esperienza/seniority che si differenzia in base al titolo di studio posseduto:
- i laureati (il PMI® intende una laurea di almeno 4 anni) o con titolo superiore devono possedere un’esperienza nella pratica del Project Management (Agile o Traditional) di almeno 36 mesi (non sovrapposti) a partire da 8 anni prima della domanda;
- i diplomati devono possedere un’esperienza nella pratica del Project Management (Agile o Traditional) di almeno 60 mesi (non sovrapposti) a partire da 8 anni prima della domanda.
Ecco, su questa esperienza, devo suggerire al lettore di non intraprendere questa preparazione se:
- si è al limite dell’esperienza suggerita sopra;
- se si sono svolti progetti:
- in cui l’unica risorsa era il candidato stesso;
- non si ha avuto nessuna responsabilità sui risultati di progetto;
- senza interagire con gli stakeholder di progetto e le loro richieste;
- in cui non si ha avuto modo di guidare i membri del team, organizzare come intercettare e tracciare/monitorare/controllare l’ambito, la schedulazione, la qualità, il procurement e i rischi di progetto.
Dulcis in fundo, per presentare la domanda d’esame (application form) il candidato deve esibire un certificato di almeno 35 ore di formazione sul project management. Su questo punto il PMI® offre ampia libertà di scelta; tale formazione può essere erogata da chiunque (consulente o ente di formazione) che possa rilasciare un attestato; il PMI stesso mette a disposizione società di formazione denominate ATP (Authorized Training Partner), presenti in tutto il mondo che offrono una formazione “mirata” sui temi proposti in sede d’esame e sicuramente in linea con gli standard PMI® e i contenuti dell’esame.
I progetti da presentare
L’esperienza di cui sopra va dimostrata descrivendo uno o più progetti che il candidato ha “gestito” e coprano i mesi richiesti (36 se laureato o 60 se diplomato). L’application form presenta i seguenti campi che il candidato deve compilare per ogni progetto.
- Project title: indicare il titolo del progetto o una brevissima frase evitando di indicare il proprio ruolo;
- Functional reporting area: scegliere il settore aziendale in cui si era all’epoca del progetto (es. Finance, IT, etc.);
- Organization primary focus: scegliere il settore dell’azienda del candidato (es. Aerospace, Construction, …);
- Job title: indicare il proprio ruolo aziendale (es. Project manager);
- Approach/Methodology: indicare se il progetto è stato sviluppato in modo Traditional, Hybrid o Agile;
- Project Teams Sizes: indicare uno specifico range proposto dalla lista o omettere indicando “Classified”;
- Project budget: indicare uno specifico range proposto dalla lista o omettere indicando “Classified”;
- Project dates: indicare le date di inizio e fine progetto espresse in month/year (estremi inclusi);
- Project description: descrivere il progetto impiegando più di 200 e non oltre 500 parole evidenziando brevemente gli Objectives, gli Outcomes e le Project management activities che hanno permesso di avviare (initiation), pianificare (planning), eseguire (executing), monitorare e controllare (monitoring&controlling) e chiudere (closing) il progetto.
Suggerimento
Il candidato deve assolutamente evitare si presentare progetti attinenti ad attività seguenti:
- Routine (es. Attività svolte attraverso una sequenza di azioni eseguita regolarmente);
- Operation (es. Monitorare un ciclo produttivo o una sua parte);
- Attività amministrative (es. Gestire la qualificazione dei fornitori);
- Ambito privato (es. matrimonio, ricerche universitarie, ristrutturare casa, …).
Si consideri che eventuali mesi in cui risultano sovrapposizioni tra i progetti, vanno conteggiati una sola volta; ad esempio, se si ha:
- un progetto A svolto da luglio 2020 a giugno 2021
- un progetto B svolto da gennaio 2021 a dicembre 2021
il totale dei mesi risulta di 12+6 = 18 mesi e non 12+12 = 24 mesi.
Iter di certificazione & Audit
Lo schema seguente mostra i passaggi salienti dell’iter per giungere al giorno dell’esame. Si consideri che l’intero iter parte con la conclusione del corso e la sua durata dipende molto dalla rapidità con cui il candidato svolge tutti i passi. In generale l’effort è di 10÷30 giorni lavorativi.
Iter di certificazione
L’oscillazione nell’impegno dipende se si è selezionati dall’audit. In caso di audit si dovranno inviare al PMI® due documenti in elettronico dichiarati all’atto della presentazione dell’application form: Attestato del corso e Titolo di studio.
Oltre a questi due documenti, il candidato deve assicurare che le schede dei progetti presentati nell’application form siano firmate da un responsabile o da un referentena (chiamato reference dal PMI®). Il reference è una persona scelta dal candidato che può “assicurare con la sua firma” la veridicità e correttezza dei dati dei progetti presentati. Questa firma sulle schede progetti è gestita via web attraverso la piattaforma del PMI®.
Last but not least, la notizia dell’audit viene comunicata al candidato immediatamente dopo la sottomissione dell’application form!
Suggerimento
Per esperienza suggerisco di prepararsi preventivamente all’audit perché la percentuale dei candidati selezionati dall’audit si attesta al 15% circa!
Consiglio, quindi, di recuperare il titolo di studio e intercettare i reference per tempo in modo che il processo sia celere. Inoltre, se è possibile, scegliere un reference che sia disponibile per “tutti” i progetti da presentare; questo semplifica molto il processo di gestione delle firme.
Sottolineo che il pagamento va eseguito con carta di credito attraverso il proprio account sul portale PMI®; inoltre, tale pagamento non impone la scelta immediata della data d’esame.
Antonio Marino
Antonio Marino è un ingegnere che avvia la sua carriera nel project management nel 1996 lavorando all’Agenzia romana per la preparazione del Grande Giubileo del 2000 SpA nella pianificazione e controllo degli interventi di preparazione della città di Roma e il Lazio all’evento.
Attualmente è business developer e competence leader sul project management in ELIS (elis.org) ma dal 2000 ha formato migliaia di persone sul project management con particolare focus alle certificazioni del PMI®, tema sul quale ha scritto diversi libri.
Membro del PMI® e revisore della Guida al PMBOK® (ed. 5, 6 e 7), dal 2005 è certificato PMP®, nel 2011 è stato il primo italiano ad acquisire la certificazione PMI-ACP® sui metodi Agile, è Project manager e ICT PM ai sensi, rispettivamente, delle norme UNI11648 e UNI11506, oltre ad essere un facilitatore certificato FranklinCovey.
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