PROCUREMENT RiEVOLUTION – Perchè il Chief Procurement Officer è oggi una delle funzioni più strategiche per l’azienda.
Fabio Maria Zonta, Lorenzo Zacchetti
Casa editrice: Franco Angeli
Rate Management Talks: 4,2/5
PERCHÉ IL CHIEF PROCUREMENT OFFICER E’ OGGI UNA DELLE FUNZIONI PIU’ STRATEGICHE PER L’AZIENDA
Lo scopo degli autori del libro è di rivolgersi non solo agli specialisti di acquisti in qualsiasi tipo di organizzazione essi operino, ma anche e soprattutto di allargare giustamente la visibilità e la comprensione della funzione aziendale del Procurement e del suo responsabile (Chief Procurement Officer – CPO) verso tutti i possibili interessati. Tale platea è molto ampia, come ci faranno molto efficacemente notare gli autori.
LO STILE DEL LIBRO
Il libro è narrativamente piacevole anche per un lettore che non sia un esperto del settore acquisti. La capacità di descrivere con esempi concreti e in modo molto diretto i concetti ne permette la facile comprensione anche di concetti più specialistici che potrebbero essere ai più non molto familiari o comunque non direttamente conosciuti. Lo schema narrativo e il legame logico tra i capitoli e i contenuti in essi è molto chiaro e consequenziale e permette da subito di comprendere i messaggi che gli autori vogliono trasmettere.
Chiaramente vi è anche una chiara e sostanziale indicazione rivolta a tutta la platea delle funzioni aziendali sui temi specialistici dei processi di procurement e del come debbano essere organizzati al meglio per il successo delle moderne organizzazioni nel complesso contesto odierno. Sicuramente chi sia direttamente coinvolto in funzioni aziendali specifiche degli acquisti apprezzerà tutto il libro ed in particolare la parte di proposta innovativa ed evolutiva riguardante più in dettaglio tale ambito.
Non ultima positiva caratteristica del libro è la sua giusta snellezza rispetto ai contenuti che permette il completamento della lettura in tempi ben gestibili.
LA SFIDA DELLA TRASFORMAZIONE DI UNA FUNZIONE AZIENDALE STRATEGICA
Gli autori hanno saputo costruire un percorso molto chiaro per la (ri)scoperta della funzione acquisti a beneficio non solo degli addetti ai lavori ma anche per i profani. Viene ben guidato il ragionamento per dimostrare, a partire dalle configurazioni classiche, che c’è assoluto bisogno di una (ri)fondazione e, come scritto nel titolo, una (ri)evoluzione che sia in primis culturale e poi conseguentemente di processi aziendali e infine operativa. Il messaggio che viene quindi esplicitato è quello che si può dare una nuova centralità e strategicità alla funzione acquisti utilizzando un percorso narrativo logicamente molto chiaro. Infatti viene spiegato mediante argomentazioni specifiche e casi di esempio come il classico ambito di gestione acquisti (o purchasing) è solo un aspetto minore (forse solo tattico) per gli interessi dell’azienda.
Nel mondo oramai iper-globalizzato moderno non è sufficiente solo perseguire il “saving” ma, per contro, è assolutamente vitale adottare una “visione olistica” sull’intero tema dell’approvvigionamento, da tutti i suoi diversi ambiti. Gli autori mettono molta enfasi nel descrivere quali altri importantissimi elementi siano alla base di una strategia complessiva che sia coerente con il fine comune aziendale, ossia di creare valore per il proprio mercato e conseguentemente per l’azienda stessa.
Questo filo logico del ragionamento è dipanato in modo sufficientemente dettagliato, ma asciutto e mai pesante, lungo i capitoli centrali del libro.
Si affrontano gli elementi fondanti dell’operatività e degli obiettivi da perseguire da parte della funzione acquisti che permettono di supportare la creazione di valore in modo strategico e duraturo, impostando il giusto approccio per dare un contributo strategico all’attività produttiva. Infatti viene spiegata la migliore “postura” che deve avere la funzione acquisti per poter porre le basi per la sua evoluzione verso un’ottica che vada ben oltre la mera negoziazione del prezzo delle forniture. A tal fine è indicato un percorso evolutivo per poter rimodellare i processi ponendo una giusta differenziazione tra elementi tattici e di operatività (dove rimangono gli elementi più legati alla visione classica del “purchasing”) e quelli invece più strategici dove c’è bisogno di quella trasformazione di cui ci parlano gli autori (per arrivare alla completezza di una funzione di “procurement”).
Quindi il ruolo di guida del Chief Procurement Officer (CPO) evolve e diventa parimenti importante e centrale rispetto alle altre funzioni aziendali e ha pieno titolo di essere considerato elemento trainante per il corretto perseguimento delle strategie di business.
Uno degli elementi focali che viene argomentato è il ricercare un rapporto con i fornitori che deve essere molto più costruttivo e molto più orientato ad una sana partnership che sia strategica per ambo le parti. Infatti solo mediante una collaborazione proattiva ed effettiva (e non un mero rapporto cliente-fornitore) si può estendere l’azienda verso un ecosistema integrato, sostenibile e altamente proficuo per tutti i partecipanti coinvolti nella costruzione del “valore” per il mercato finale.
Nei capitoli centrali gli autori accompagnano il lettore in modo molto chiaro e strutturato quale possa essere un percorso di trasformazione in un’ottica evolutiva per la funzione acquisti partendo dalla una presa di coscienza di un’impellente esigenza di cambiamento. A tal proposito sono indicati i passi propedeutici di analisi e le domande da porsi per ottenere una fotografia corretta della propria situazione. Proseguendo conseguentemente sono suggeriti i vari passaggi di impostazione metodologica con le tecniche e gli strumenti utili per poter arrivare ad un moderno ed integrato rapporto della funzione sia internamente all’organizzazione che esternamente verso i partner fornitori. La visione evolverà quindi verso un sistema di gestione, non più appiattito sulla sola visione istantanea e limitata alla contrattazione e costificazione della fornitura, ma bensì rivolto alla “sostenibilità” (nella sua più ampia accezione) dei rapporti e alla ricerca della massimizzazione di un robusto ritorno complessivo strategico, stabile e perdurante sul lungo periodo. Quindi il messaggio che viene proposto è legato all’importanza della ricerca di un rapporto equilibrato e che sia stabilmente e strategicamente “win-win” tra l’azienda e i suoi fornitori.
Tale approccio è un vero e proprio “mindset” e anche una “postura organizzativa” (e anche metodologica e tecnologica) prima di essere delle pratiche e dei processi operativi. Per tali aspetti gli autori invitano in modo determinato all’adozione di metodi strutturati per una lungimirante qualificazione dei vari fornitori con una attenta ottica alla predisposizione alla partnership stretta da parte del fornitore che può arrivare anche alla co-ingegnerizzazione e condivisione di conoscenze. Quindi la ricerca continua e strutturata di partner in tal senso è una delle attività fondamentali che sono descritte nel libro. A supporto di tali operazioni viene altresì sottolineato come la raccolta dei dati operativi generati da tutte le varie fasi di gestione, unitamente alle tecnologie informatiche (arrivando anche all’intelligenza artificiale) atte a gestirle, siano fondamentali per un potenziamento di tutte queste analisi e supporto alla decisionalità che ne deve scaturire.
Infine nel corso dei capitoli finali gli autori delineano in modo perfettamente coerente una impostazione strutturata da cui partire per delineare il percorso di trasformazione e le azioni concrete da poter mettere in campo per raggiungere un più elevato standing della funzione Procurement nell’interesse e per il successo dell’intera organizzazione.
Nella conclusione il libro riporta degli autorevoli contributi ed esperienze da manager e CEO di aziende di successo che forniscono un ulteriore punto di vista “sul campo” delle necessità di “ri-evoluzione” della funzione Procurement e del CPO affrontate nel libro.
CONSIDERAZIONI FINALI E COSA “PORTARE A CASA”
Questo libro può essere di ispirazione per chiunque si occupi di procurement ma anche per chi vuole vedere l’azienda da un innovativo punto di vista più eco-sistemico ed organico a favore di una trasversalità di azione attraverso tutta l’azienda, superando le strutturazioni organizzative “verticali” (silos) e auto-limitanti, figlie di una oramai anacronistica concezione organizzativa.
Riporto una frase finale che riassume genuinamente l’intento degli autori:
“Questo approccio presuppone il passaggio da una logica di creazione del valore verticale ad una di tipo orizzontale, priva di confini, svincolata dal territorio fisico, più reticolare che gerarchica. Adottare un approccio di questo tipo vuol dire di avere il coraggio di mettere in discussione l’attuale conformazione della catena del valore, per andare a ricercarne una nuova, più efficace ed efficiente, nella quale questi due attributi non vengono più valutati guardando solo all’interno dei confini aziendali , ma anche oltre, al fine di comprendere l’intera supply chain.
Chiaramente , per mio personale interesse professionale, evidenzio che i temi trattati sicuramente interessano e coinvolgono direttamente anche chi si occupa di “Project Management”.
Sperando di aver degnamente rappresentato la ricchezza del libro e aver stimolato qualche riflessione, auguro una buona lettura a chi desideri approfondire.
Parere di Management Talks: da leggere assolutamente, anche se non si è direttamente responsabili di funzioni di procurement, ma ne siamo tutti in qualche modo interessati nell’organizzazione.
GLI AUTORI
Gli autori di questo libro sono due grandi esperti nei propri ambiti che si sono egregiamente cimentati nel produrre questa piacevole opera divulgativa.
Fabio Maria Zonta è uno dei massimi esperti italiani di procurement. Attualmente Group Chief Procurement Officer (CPO) di Engineering Ingegneria Informatica SpA, la più importante digital transformation company in Italia. Si occupa di sviluppare e gestire le procedure di approvvigionamento strategico dell’azienda, che ha contribuito a rendere efficiente e vincente. Ha un’esperienza ventennale nel settore, maturata ai più alti livelli e in contesti globali. Proviene da AT&T, società telefonica statunitense, in cui ha ricoperto il ruolo di Chief EMEA Executive Contract Negotiator e precedentemente ha lavorato presso SEC Servizi, T-Systems,Agos Ducato,Netscalibur Group e Saipem Spa.
Lorenzo Zacchetti, giornalista, scrittore, autore e conduttore radio/tv, è esperto di comunicazione, marketing e brand journalism. Presta consulenze a brand di diversi settori. È vice-direttore di Affaritaliani.it, il primo quotidiano digitale online fondato nel 1996, Senior Advisor di Accirculate e membro del consiglio di indirizzo di Fondazione ITS Angelo Rizzoli per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Ha pubblicato vari libri, tra cui: “La Resa” sul tema del Covid-19 in Lombardia, “Cambiare il mondo con un pallone”, “Il candidato digitale” e “Professione Brand Journalist”.
Nel libro si possono apprezzare anche i preziosi contributi di figure di spicco di primarie realtà:
- Maximo Ibarra – CEO e General Manager di Engineering Ingegneria Informatica SpA
- Sergio Luciano – Direttore responsabile di Economy e Investire
- Mario Mantovani – Presidente di ManagerItalia
- Matteo Mille – Chief Marketing and Operations Officer di Microsoft Italia
- GianmarcoTosti di Valminuta – Country Manager di Willis Towers Watson
Rating Mangement Talks: 4,2 su 5
Recensione Management Talks a cura di: Umberto Surricchio