A cura di Emilia Biffi, Stefania Lombardi, Mariangela Manti, Monica Vignoni

L’Iniziativa Fit for Medical Robotics (abbreviata con Fit4MedRob) finanziata nell’ambito del Piano Nazionale Complementare (PNC), si propone di cambiare radicalmente i modelli tradizionali di riabilitazione e assistenza, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di persone con ridotte o assenti funzioni motorie, sensoriali e cognitive, in un’ottica di cura personalizzata.

L’innovazione principale che questa Iniziativa intende portare è l’integrazione delle tecnologie bio-robotiche e digitali in tutte le fasi del processo riabilitativo: dalla prevenzione fino alla gestione della malattia cronica a domicilio. Il modello proposto da Fit4MedRob è quello della continuità di cura, che si estende dalla fase preventiva alla riabilitazione domiciliare. Questo approccio, che unisce innovazione tecnologica e medicina, mira a migliorare la qualità della vita di persone fragili o a rischio.

Figura 1: dispositivo robotico per la riabilitazione neuromotoria degli arti superiori (Immagine tratta dall’inaugurazione  del Centro di Eccellenza REHAB-CHILD di Fondazione Stella Maris, 3/12/2024)

In Fit4MedRob l’innovazione è al servizio della salute. L’Iniziativa si concentra su tre aree principali: l’uso delle tecnologie robotiche esistenti; lo sviluppo e la sperimentazione di nuove tecnologie emergenti; e la ricerca su materiali avanzati, energie sostenibili e sensori innovativi. Fit4MedRob si distingue per l’approccio transdisciplinare e il coinvolgimento di esperti provenienti da diverse aree scientifiche: bioingegneria, robotica, neuroscienze, medicina, psicologia, design.

La sperimentazione clinica è essenziale per convalidare l’efficacia di queste nuove tecnologie, che vengono sviluppate attraverso trial clinici multicentrici. L’obiettivo è superare i limiti delle soluzioni esistenti, che finora hanno ostacolato la diffusione su larga scala della robotica medica, nonostante i numerosi vantaggi che potrebbe apportare in termini di assistenza fisica personalizzata. L’Iniziativa è articolata in tre missioni scientifiche interconnesse, ciascuna focalizzata su aspetti specifici della ricerca e dello sviluppo. Queste missioni, pur essendo indipendenti, sono progettate per lavorare in sinergia, garantendo che ogni fase dell’Iniziativa sia ben coordinata e monitorata.

La Missione 1 è il cuore pulsante di Fit4MedRob e si concentra sulla sperimentazione clinica e sulla validazione delle tecnologie bio-robotiche, cercando di raccogliere prove scientifiche sull’efficacia dei robot medici e assistivi. Un obiettivo fondamentale di questa missione è dimostrare, attraverso trial clinici, l’impatto positivo dei robot medici e dei personal care robots sulla qualità della vita di pazienti con difficoltà motorie o cognitive. In parallelo, Missione 1 si occupa di valutare la sostenibilità economica di questi trattamenti, cercando di definire modelli di business, sistemi di rimborso delle prestazioni sanitarie e le modalità per superare le barriere normative che ostacolano l’adozione delle nuove tecnologie nel sistema sanitario.

La Missione 2 è la svolta di Fit4MedRob e si dedica allo sviluppo delle tecnologie innovative che verranno testate nella Missione 1. Si concentra sulla creazione di nuove soluzioni tecnologiche che nascono dalla valutazione di ciò che manca sul mercato, e di ciò che desiderano i pazienti e gli operatori sanitari. Questa missione include anche lo sviluppo di un’infrastruttura digitale che permetta la gestione sicura e condivisa dei dati relativi alla cura dei pazienti, seguendo i principi della privacy (GDPR – Regolamento 2016/679) e dell’etica sanitaria.

La Missione 3 è la parte futuristica del progetto e si rivolge alla ricerca scientifica di base, in particolare allo sviluppo di tecnologie robotiche avanzate, con un focus sulla robotica bioibrida e sui materiali intelligenti. L’obiettivo è esplorare nuovi concetti di interazione uomo-macchina, sviluppare interfacce neurali più sofisticate e progettare robot che siano sempre più integrati con il corpo umano, migliorando così l’efficacia e l’accessibilità delle tecnologie assistive.

Figura 2: Sistema di controllo miocinetico per protesi di mano sviluppato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

L’intera Iniziativa si fonda su un modello organizzativo altamente collaborativo e transdisciplinare. Ogni missione è suddivisa in attività verticali specifiche, coordinate da gruppi di lavoro che si incontrano regolarmente per scambiare informazioni, aggiornamenti e risultati. La collaborazione tra diverse aree scientifiche e professionali è fondamentale per il successo dell’Iniziativa, e la comunicazione continua tra i vari gruppi permette di ottimizzare il flusso di conoscenze e garantire il progresso continuo dell’Iniziativa stessa.

Fit4MedRob è coordinato da una fondazione dal nome “Fit for Medical Robotics” (nome dell’Iniziativa stessa) costituitasi all’avvio dei lavori con la partecipazione di 25 partner, di cui 11 università e centri di ricerca, 11 IRCCS o centri clinici e 3 realtà industriali.

Fit4MedRob rappresenta un passo importante verso la realizzazione di un futuro in cui la tecnologia robotica diventa un alleato fondamentale per la cura e la riabilitazione delle persone, offrendo soluzioni personalizzate e continuative che rispondono alle necessità individuali dei pazienti. Questo approccio innovativo potrebbe migliorare significativamente la qualità della vita di chi soffre di disabilità motorie, cognitive o sensoriali, ma anche di chi è esposto a rischi professionali. L’integrazione delle nuove tecnologie nel sistema sanitario nazionale e comunitario sarà il passo successivo per garantire che queste soluzioni diventino realtà, e che la robotica medica possa essere accessibile e utile a tutti.

Le informazioni più complete inerenti agli aggiornamenti delle sfide e della produzione scientifica di Fit4MedRob sono disponibili ai seguenti link:

https://www.fit4medrob.it/

https://www.linkedin.com/company/fit-for-medical-robotics/

https://www.instagram.com/fit4medrob/

 

Le autrici:

Emilia Biffi. PhD in Bioingegneria ha un’esperienza di 5 anni nella ricerca sul Sistema Nervoso Centrale e di 11 anni nella sperimentazione clinica di dispositivi medici per la riabilitazione pediatrica. I suoi interessi principali includono la robotica e la realtà virtuale per la riabilitazione e l’assistenza del paziente. Ha esperienza nella preparazione della documentazione e nel monitoraggio di sperimentazioni con dispositivi pre e post market. Ha pubblicazioni sulle maggiori riviste internazionali e nazionali. Attualmente è una degli Activity leaders dell’Iniziativa “Fit for Medical Robotics”.

Stefania Lombardi, PhD., PMP® è inquadrata come tecnologo presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche e parte del suo tempo è prestato a supporto dell’Iniziativa PNC “Fit for Medical Robotics”. Ha pluriennale esperienza nella gestione dei progetti di ricerca a finanziamento europeo e un passato presso una delle biblioteche del CNR che le ha permesso di aggiungere i principi della Scienza Aperta e la corretta applicazione delle licenze d’uso tra i suoi ambiti d’interesse a completamento della gestione progettuale. Nel campo del Project Management ha al suo attivo pubblicazioni di diversa natura e supporto alle edizioni VI, VII e VIII (in corso) del PMBOK (Project Management Book of Knowledge).

Mariangela Manti, PhD., tecnologo della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, svolge la propria attività nell’ambito dell’Iniziativa PNC “Fit for Medical Robotics”. Ha conseguito il dottorato di ricerca in BioRobotica (con lode) nel 2017. È stata coinvolta in progetti finanziati dall’UE nel campo della Soft Robotics (RoboSoft e I-Support), progetti regionali (Robotica Educativa Soft) e iniziative di finanziamento MUR (Dipartimenti di Eccellenza in Robotica &IA). I suoi interessi di ricerca si sono concentrati principalmente sulla progettazione e sviluppo di meccanismi, strutture e sistemi attuativi basati su materiali flessibili e soft per la realizzazione di sistemi robotici complianti e a rigidezza variabile, per la realizzazione di un simulatore biorobotico di laringe, una piattaforma robotica educativa e un manipolatore soft per la cura ed assistenza ad anziani in task di igiene personale. Ha pubblicazioni sulle maggiori riviste internazionali e nazionali.

Monica Vignoni attualmente ricopre il ruolo di Programme Manager dell’Iniziativa PNC “Fit for Medical Robotics” ed è Direttore Generale della Fondazione Fit for Medical Robotics, dove si occupa della pianificazione strategica, della gestione amministrativa e finanziaria e delle attività di rendicontazione. Inoltre, è Programme Manager della Fondazione. Vanta un’esperienza trentennale nella gestione e nel coordinamento di progetti di ricerca nazionali e internazionali, con particolare competenza nei programmi finanziati dalla Commissione Europea, da enti ministeriali e da fondazioni private. Ha maturato una solida esperienza nella costruzione di partenariati scientifici e nel supporto alla progettazione. Nel corso della sua carriera, ha sempre ricoperto ruoli di responsabilità presso la Scuola Superiore Sant’Anna, contribuendo allo sviluppo di politiche per la valorizzazione della ricerca e al rafforzamento delle collaborazioni tra il mondo accademico e l’industria. Inoltre, partecipa come valutatrice alla selezione di progetti di ricerca finanziati dalla Comunità Europea.

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